Al termine del Congresso dei dottori commercialisti e dei ragionieri è stata presentata una mozione (firmata da 2.200 congressisti) con cui gli stessi partecipanti chiedono chiarezza sulle Associazioni i cui iscritti svolgono attività “sovrapposte” a quelle esercitate dagli appartenenti agli Ordini. Nella mozione, letta da Claudio Siciliotti (Cndc), si chiede anche concertazione per i provvedimenti fiscali, visto l’impatto sul lavoro degli studi. Il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, Antonio Tamborrino, ha sottolineato la necessità di riaprire il confronto interno per “governare” il dissenso e ha annunciato un’Assemblea nazionale di categoria. Inoltre, ha parlato di nuovo di modifiche al decreto legislativo 139/05 sull’Albo unico. Sull’argomento sono sorte, però, polemiche con il presidente del Consiglio nazionale dei ragionieri, William Santorelli, il quale non si dice favorevole ad un cambiamento delle regole prima della fusione tra le due categorie. Cioè, prima dell’entrata in vigore, prevista per il 1° gennaio 2008, il decreto legislativo 139/2005 non dovrebbe essere toccato.
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