Il Ddl di riforma delle professioni sarà sottoposto oggi all’esame del Consiglio dei ministri, anche se alcuni nodi importanti rimangono critici. Ieri, il Guardasigilli Mastella ha dichiarato alla platea del Colap che il testo rappresenta “il massimo punto di equilibrio possibile” e che se non verrà approvato “sarà portato nelle Aule parlamentari”. Intanto, si registrano le posizioni del ministro dello Sviluppo economico, che annuncia la possibilità di aperture su forme societarie, accesso e riduzione delle deleghe, e del Colap che, per voce del presidente Giuseppe Lupoi, chiede tempi rapidi per il riconoscimento e la formazione del Registro per le associazioni professionali.
Sul fronte degli esperti contabili c’è da rilevare che, ad un anno dall’entrata in vigore dell’Albo unico, il ministero dell’Istruzione non ha ancora regolamentato l’accesso dei laureati triennali all’Albo. Tra l’altro, la sessione di novembre degli esami di Stato è saltata per la mancanza di una norma transitoria per i triennali nel Dlgs 139/05. La lacuna poteva essere colmata dal Dpr 328-bis, approntato dall’ex sottosegretario Siquilini, ma il nuovo ministro dell’Istruzione, Mussi, l’ha bloccato non rispondendo alle richieste di chiarimento da parte della Corte dei Conti senza provvedere diversamente. Così, dottori commercialisti e ragionieri hanno inviato una lettera al ministro Mussi con la richiesta che almeno la sessione di aprile possa aver luogo.
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