Al Ministero fervono i lavori per specificare i dettagli della riforma Fornero
Pubblicato il 21 luglio 2012
Il ministero del Lavoro non rallenta la propria attività e dopo la pubblicazione della circolare n.
18/2012, in concomitanza con l’entrata in vigore della riforma del mercato del lavoro, con cui offre le prime indicazioni operative sulla legge n.
92/2012, è occupato alla stesura di altri documenti di prassi necessari per specificare gli aspetti pratici dei diversi contratti d’ingresso sul mercato del lavoro, così come rivisti dalla riforma Fornero.
Questo il commento di Paolo Pennesi, direttore generale per l’Attività ispettiva del ministero del Lavoro: “
Dopo quanto anticipato nella prima circolare forniremo dei documenti quasi monografici destinati, in particolare, al contratto intermittente, alle partite Iva, ai co.co.pro. e al lavoro accessorio”.
Si tratta di chiarimenti attesi oltre che dagli ispettori anche dalle stesse aziende, data la varietà dei contratti previsti dalla riforma e le specificità di ciascuno di essi.
Molta attesa desta il contratto intermittente, proprio per l’ampia platea che interessa e per il grande impatto che si attende possa avere sul mercato.
Tra gli altri contratti, quello a cui la Riforma ha voluto garantire maggiore flessibilità per favorire l’ingresso sul mercato è il “contratto a tempo determinato”.
La novità introdotta dalla legge n. 92/2012 è la possibilità di assumere a tempo determinato, senza dover necessariamente identificare una causa. Ciò vuol dire, che il datore di lavoro può costituire un rapporto di lavoro subordinato a termine, senza dover specificare necessariamente, nel contratto, il motivo dell’assunzione. Vi sono però dei paletti ben precisi che la riforma impone di seguire, come quello che prevede che tale facoltà sia concessa solo “
nell’ipotesi del primo rapporto a tempo determinato”.
I dubbi a tal proposito non mancano: la formulazione legislativa si presta, infatti, a varie interpretazioni. Sarà la giurisprudenza con le sue pronunce a indicare, nel tempo, quale sarà quella corretta.
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