Il Dl Sblocca cantieri (n. 32/2019) contiene una norma incostituzionale che calpesta il diritto alla difesa. E’ il grido d’allarme lanciato dal Presidente dell’Associazione Italiana Dottori Commercialisti (AIDC), Andrea Ferrari, in merito alla norma contenuta nel Dl 32/2019, che introduce una causa di esclusione dagli appalti pubblici per le imprese non in regola con gli obblighi di pagamento di imposte e contributi, anche non definitivamente accertati.
Nel comunicato stampa del 24 aprile 2019 dell’AIDC si legge: “Il sistema tributario e legale prevede la distinzione tra pretese definitive e pretese in via di definizione. È del tutto evidente che non può essere considerato debitore un soggetto per il quale una data pretesa impositiva non sia stata ancora definitivamente accertata”.
Anche le regole del diritto comunitario dispongono l’esclusione degli operatori economici dagli appalti solo dopo che sia stata emessa una decisione giudiziaria ed amministrativa definitiva e vincolante ed a condizione che l’inadempimento sia di rilevante entità.
AIDC si augura, quindi, che in sede di conversione del Dl 32/2019 venga rilevata l’incostituzionalità della norma per lesione del diritto alla difesa, nella parte in cui non consente di escludere dal novero delle irregolarità tributarie e previdenziali i debiti solo potenziali, oggetto di regolare impugnazione, sino a che non sia intervenuta una sentenza definitiva che acclari la fondatezza e legittimità della pretesa.
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