Agenzia delle Entrate. L’Ape senza imposta di registro né di bollo
Pubblicato il 23 novembre 2013
Dopo che dal 4 agosto 2013, il Dl n.
63/2013 ha reso obbligatorio allegare l’Ape agli atti di compravendita e di locazione immobiliare, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta, con la risoluzione n.
83/2013 del 22 novembre, per far chiarezza circa la corretta determinazione dei tributi da applicare al citato attestato di prestazione energetica.
Nel documento di prassi si specifica che l’Ape non è soggetto né ad imposta di registro né a quella di bollo.
In particolare, l’Agenzia, ribadendo che l’Ape non rientra tra gli atti per i quali vige l'obbligo della registrazione, ma rappresenta semplicemente una parte integrante del contratto asserisce che non paga un’imposta di Registro autonoma. Il Tuir infatti non annovera l’Ape tra gli atti per i quali vige l'obbligo della registrazione.
Anche nel caso in cui i contratti di locazione vengano registrati optando per la modalità telematica, l’Ape potrà essere presentato in un momento successivo, in forma cartacea insieme alla ricevuta di avvenuta registrazione e senza scontare alcuna imposta.
Per quanto riguarda l’imposta di bollo, invece, si deve fare una distinzione.
Se l’Ape viene allegato al contratto di locazione in originale o in copia semplice, non sconta l’imposta di bollo, in quanto esso è prodotto sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio e tale dichiarazione risulta esente dal tributo ai sensi dell'articolo 47 del Dpr
445/2000.
Viceversa, se l’Ape viene allegato al contratto di locazione in copia certificata conforme all'originale, l’imposta di bollo è dovuta nella misura di 16 euro per ogni foglio.