Arriva una nuova richiesta da parte di ADC e ANC per disapplicare i nuovi indici ISA.
Con una lettera, inviata il 30 maggio 2019, al Presidente del Consiglio, ai due Vicepremier e al Ministro dell’Economia, ADC e ANC hanno chiesto l’emanazione di un provvedimento urgente che disponga, per l’anno d’imposta 2018, la disapplicazione dei nuovi ISA, mantenendo gli studi di settore.
Ne danno notizia con comunicato stampa congiunto del 31 maggio 2019.
ADC eANC lamentano nuovamente il mancato rilascio, da parte dell’agenzia delle Entrate, degli strumenti necessari per l’adempimento, come il software di elaborazione e lo schema di specifica delega che il contribuente deve firmare al professionista.
Oltre a ciò, gli scriventi puntano il dito anche sui costi aggiuntivi che i professionisti si devono sobbarcare, che si vanno ad aggiungere alle spese di mantenimento dei software, relative all’integrazione dei rispettivi gestionali con le nuove procedure – si legge nel comunicato stampa – “unica conseguenza tangibile, questa, di un annunciato e ancora non realizzato sistema di semplificazione, che comunque si presenta ancor più macchinoso e di difficile elaborazione rispetto al precedente”.
La situazione è talmente preoccupante che, nonostante si ritengano inadeguati ed inefficaci, si chiede di tornare all’applicazione degli studi di settore.
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