Accertamento dell'esercizio della professione forense, regolamento in arrivo
Pubblicato il 10 febbraio 2015
Il ministero della Giustizia ha trasmesso al Consiglio nazionale forense, per il prescritto parere, lo
schema di decreto ministeriale concernente il “
Regolamento recante disposizioni per l'accertamento dell'esercizio della professione”, in attuazione dell'articolo 21, comma 1 della Legge n. 247/2012 sul nuovo ordinamento forense.
Il Regolamento disciplina le
modalità di accertamento dell'
esercizio effettivo, continuativo, abituale e prevalente della
professione forense, le eccezioni consentite e le modalità per la reiscrizione all'Albo.
Nel testo dello schema ministeriale, i
requisiti, che devono ricorrere congiuntamente, perché la professione possa essere considerata esercitata in modo effettivo, continuativo, abituale e prevalente sono: la titolarità di una
partita Iva attiva; l'
uso di locali e di almeno un'utenza telefonica destinata allo svolgimento dell'attività professionale; la trattazione di almeno
cinque affari per ciascun anno; la titolarità di un
indirizzo Pec; l'assolvimento dell'obbligo di
aggiornamento professionale; il possesso di una
polizza assicurativa a copertura della responsabilità civile derivante dall'esercizio della professione; la regolare corresponsione dei
contributi annuali dovuti
all'Ordine di appartenenza e alla
Cassa forense.
I detti requisiti verrebbero
verificati dal Consiglio dell'Ordine circondariale
ogni tre anni a decorrere dall'entrata in vigore del regolamento.