730 precompilato, in arrivo gli avvisi bonari del Fisco per mettersi in regola

Pubblicato il 20 ottobre 2015

Sono circa 200mila i destinatari delle lettere che l'Agenzia delle Entrate sta per inviare a coloro che, dall'incrocio dei dati emersi dal modello 730 precompilato e i dati trasmessi dai sostituti d'imposta al Fisco (CU 2015), risultano non aver presentato né il modello 730 (scadenza finale prorogata quest’anno al 23 luglio) né il modello Unico (ultimo giorno utile il 30 settembre 2015).

Comunicazione di irregolarità per omessa presentazione della dichiarazione

Si tratta, in effetti, di tutti quei contribuenti che, dai controlli effettuati, risultano non aver presentato il modello 730 anche se nel 2014 hanno percepito più redditi da lavoro dipendente o da pensione da diversi sostituti, per i quali non è stato effettuato l’eventuale conguaglio delle imposte né tramite i sostituti né direttamente. Tali soggetti stanno per essere raggiunti da una comunicazione di irregolarità per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi del 2014.

Le anomalie in tempo reale

Le missive delle Entrate sono il frutto del primo anno di sperimentazione del modello 730 precompilato, che è stato in grado di evidenziare numerose anomalie. L'individuazione celere delle stesse permette, oggi, ai contribuenti non regolari di rimediare da soli tramite il ravvedimento operoso e senza mai imbattersi nei controlli (Agenzia entrate comunicato stampa 19 ottobre 2015).

Il ravvedimento

Coloro che saranno raggiunti dalla comunicazione del Fisco non dovranno presentare alcuna risposta agli uffici delle Entrate, ma dovranno procedere con una autoanalisi e, nel caso decidano di regolarizzare la propria posizione, dovranno avvalersi dello strumento del ravvedimento operoso e presentare il modello Unico 2015 entro il prossimo 29 dicembre (90 giorni dalla scadenza ordinaria del 30 settembre 2015).

Il costo dell'operazione

Coloro che non hanno adempiuto correttamente al loro obbligo dichiarativo per l'anno 2014 e decidono di sanare l'errore, procedendo con la presentazione della propria dichiarazione dei redditi - modello Unico persone fisiche 2015 - entro il 29 dicembre 2015, potranno beneficiare di una significativa riduzione delle sanzioni, che risulterebbero dovute per la tardiva dichiarazione e per gli eventuali tardivi versamenti.

Ma, al di là delle sanzioni ridotte, i contribuenti in parola sono tenuti a versare anche le imposte dovute e gli interessi.

In base al nuovo “ravvedimento intermedio” il contribuente potrà beneficiare delle sanzioni ridotte a 1/9, cioè al 3,3% invece dell'ordinario 30% applicabile agli omessi versamenti. Il pagamento delle imposte dovute e delle sanzioni ridotte dovrà avvenire contestualmente alla presentazione della dichiarazione.

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