Con la circolare n. 163472 del 7 novembre 2017, il MiSE fornisce ulteriori chiarimenti per l’accesso alle agevolazioni in favore delle imprese localizzate nella zona franca urbana istituita (articolo 46 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96) nei Comuni delle Regioni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti a far data dal 24 agosto 2016.
La questione affrontata: ai fini della stima del previsto carico fiscale e contributivo del soggetto richiedente in relazione ai due periodi di imposta ammissibili alle agevolazioni (2017 e 2018), possono essere considerati, oltre agli importi relativi alle imposte sui redditi e ai contributi previdenziali e assistenziali relativi ai precedenti esercizi, anche i maggiori importi per contributi connessi a nuove assunzioni di personale dipendente, effettuate o da effettuare nel corso dei due predetti periodi d’imposta ammessi alle agevolazioni?
Il MiSE, nella circolare spiega che: non sussiste alcun blocco nella piattaforma di accoglimento delle domande.
È precisato che le indicazioni per la quantificazione dell’importo dell’agevolazione da richiedere, riportate nel modulo di domanda (circolare n. 114735 del 15 settembre 2017), hanno lo scopo di orientare, e non di vincolare, la scelta dell’impresa, con l’obiettivo di commisurare l’agevolazione concessa alle effettive capacità della stessa di beneficiarne nei periodi d’imposta previsti.
Non esiste, pertanto, alcun blocco nella piattaforma informatica di accoglimento delle domande.
Nei casi in cui i periodi d’imposta precedenti al terremoto sono poco significativi o addirittura assenti - ad esempio imprese di nuova costituzione o di recente operatività, imprese già avviate e mature che hanno effettuato o sono in procinto di effettuare nuove assunzioni di personale dipendente - è possibile calcolare l’importo dell’agevolazione richiesta basandosi non solo sulle imposte e sui contributi dovuti per gli anni precedenti, ma tenendo conto anche delle realistiche previsioni di sviluppo per i periodi d’imposta 2017 e 2018.
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