L’Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico (Assindatcolf), con comunicato del 6 luglio 2016, ha dato notizia di aver avanzato richiesta alla Commissione Lavoro della Camera affinché nel decreto correttivo al Jobs Act sia prevista la tracciabilità dei voucher anche per il settore domestico.
Il provvedimento recentemente approvato in Consiglio dei Ministri parla, infatti, solo di “committenti imprenditori non agricoli o professionisti” per cui non citare esplicitamente la categoria dei privati o delle famiglie significa escludere la categoria dei datori di lavoro domestici da questo meccanismo, legittimando un utilizzo improprio dei voucher.
D’altra parte - continua il comunicato - il lavoro nero nel settore domestico registra percentuali altissime, anche superiori al 50% dei rapporti di lavoro esistenti, e la tracciabilità dei voucher potrebbe essere un valido deterrente.
Inoltre, tra le proposte avanzate alla Commissione si segnala anche quelle di introdurre il limite a 2 mila euro per singolo committente, lavoro domestico compreso.
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