L'Agenzia delle Entrate, in occasione di un convegno sugli aspetti liquidatori della voluntary disclosure tenutosi al Centro operativo di Pescara, ha fornito indicazioni in merito alla fase due - gestione delle istanze - della voluntary disclosure.
I tecnici delle entrate hanno parlato di:
un contraddittorio “easy”, con un confronto per le vie brevi fatto anche di scambio e-mail e conference call tra consulenti, Cop e Direzione regionale competente;
tolleranza sui documenti mancanti, se il contribuente dimostra la propria buona fede.
Per gli atti di liquidazione emessi da Pescara “la competenza territoriale spetta alla Dr competente, anche per eventuali ricorsi tributari”, a spiegarlo il responsabile Cop, Marco Merletti.
È emerso, infine, che l'Agenzia sta cercando di risolvere, attraverso istruzioni interne, le difformità interpretative sorte tra le diverse direzioni regionali ad esempio sulla tassabilità dei prelievi o sull'applicazione di Ivie e Ivafe. Difformità fisiologiche quando si tratta di grandi numeri di istanze da gestire.
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