E’ stato pubblicato ieri dalla Commissione europea il Quadro di valutazione della giustizia 2017 (Scoreboard), nell'ambito di un’attività di monitoraggio continuo, da parte dell’Unione, sui sistemi di giustizia degli Stati membri. Trattasi di uno strumento di informazione volto ad aiutare i Paesi membri a migliorare la propria efficienza giudiziaria, fornendo dati obiettivi, attendibili e comparabili, in particolare, per quanto riguarda i sistemi di giustizia civile, commerciale ed amministrativa.
La situazione italiana ne esce piuttosto negativa, soprattutto per quanto riguarda i procedimenti in materia civile e commerciale, dove, con riferimento al 2015, il nostro Paese di colloca addirittura all’ultimo posto della classifica, con una media di 527 giorni di durata di un procedimento (preceduto da Malta con 445 giorni). Lo Stato che riporta la miglior performance è Lussemburgo, con una durata media di 86 giorni.
Con riferimento ai procedimenti amministrativi, l’Italia è al penultimo posto (seguita solo da Cipro) con durata media dei procedimenti pari a 1.008 giorni, peggiorando la propria situazione rispetto al 2014 (984 giorni).
Netto miglioramento, invece, per quanto riguarda le controversie in materia di concorrenza, ove la durata media in Italia si assesta intorno ai 200 giorni: dato assai migliore rispetto ad altri Paesi come la Repubblica ceca (qui, all'ultimo posto con 2.091 giorni), la Germania (1.187 giorni) o la Grecia (495 giorni).
Altro dato preso in considerazione, è la facilità di accesso alla giustizia da parte dei consumatori, ossia l’azionabilità effettiva dei loro diritti, sulla base delle regole comuni designate a livello comunitario. Regole la cui applicazione – sottolinea la Commissione europea – si differenzia a seconda dei Paesi. Con l’Italia che, in detto settore, si pone terzultima in classifica, con durata dei procedimenti in primo grado pari a 685 giorni (seguita solo dalla Polonia con 741 giorni e dalla Francia con 820 giorni). La situazione migliore si evidenzia in Estonia, con una durata media di 91 giorni.
Italia al terzultimo posto (659 giorni di media) anche per quanto riguarda la durata procedimenti in materia di riciclaggio, seguita da Lettonia (775 giorni) ed Ungheria (1.112 giorni).
Per quanto concerne il costo della giustizia, il nostro Paese si colloca a metà classifica, con 94 euro pro – capite (0,3% in termini di Pil). In testa c’è Lussemburgo con 187 euro pro – capite ed all'ultimo posto c’è Cipro, con 25 euro.
Siamo, ancora, bassi in classifica per quanto riguarda il numero di giudici, che ammonta ad 11 per ogni 100 mila abitanti (con dato esattamente identico al 2010) a fronte del Lussemburgo che ne conta ben 46.
E’ invece boom di avvocati (l’Italia è seconda in classifica), pari a 391 ogni 100 mila abitanti. E’ preceduta solo dal Lussemburgo, ove si contano 413 avvocati ogni 100 mila abitanti, mentre molti di meno si contano nei grandi Paesi come la Germania (200) e la Francia (93).
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