Si chiama Piano degli spostamenti casa-lavoro (PSCL). È l'adempimento di fine anno introdotto a carico delle grandi aziende, a sostegno della mobilità sostenibile nell’ambito degli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente.
Più nel dettaglio, il Piano va adottato entro il 31 dicembre di ogni anno dalle imprese con singole unità locali che presentano più di 100 dipendenti, ubicate in capoluoghi o comuni con più di 50.000 abitanti.
Di seguito si ricordano le regole da seguire per la sua redazione e i soggetti coinvolti nell'adempimento.
La redazione del Piano degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) è un adempimento aziendale introdotto, nel 2021, dal decreto Rilancio (articolo 229, comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77).
Le disposizioni attuative sono state stabilite dal decreto interministeriale n. 179 del 12 maggio 2021, a cui sono seguite le Linee guida per la redazione e l’implementazione dei PSCL approvate con Decreto Interdirettoriale n. 209 del 4 agosto 2021.
Infine, con il decreto 16 settembre 2022 del Ministro della transizione ecologica, adottato di concerto con il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, sono state apportate modifiche al citato decreto 12 maggio 2021.
Obbligate alla redazione del Piano degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) sono le imprese (e le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165) con singole unità locali con più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di Regione, in una Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia ovvero in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti.
Tali imprese sono tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un Piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale dipendente finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale, nominando, a tal fine, un mobility manager con funzioni di supporto professionale continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile.
NOTA BENE: Ai fini del raggiungimento della soglia dei 100 dipendenti in ogni singola unità locale, raggiungimento che fa scattare l'obbligo di redigere il PSCL, vanno considerati come dipendenti anche le persone che, seppur dipendenti di altre imprese (e pubbliche amministrazioni), operano stabilmente, ovvero con presenza quotidiana continuativa, presso la medesima unità locale in virtù di contratti di appalto di servizi o di forme quali distacco, comando o altro.
NOVITÀ: Per le società infragruppo ubicate nella stessa unità locale, la soglia dei 100 dipendenti viene calcolata sommando i dipendenti delle società del gruppo.
Le imprese (e le pubbliche amministrazioni) che non rientrano tra i soggetti obbligati secondo i criteri prima illustrati possono comunque procedere facoltativamente all’adozione del PSCL del proprio personale dipendente.
Il PSCL è il risultato della cooperazione di più attori, tutti coinvolti nelle fasi di elaborazione e implementazione del Piano. Si tratta del mobility manager aziendale, del direttivo aziendale, delle strutture interne di gestione delle risorse finanziarie e strumentali nonchè dei dipendenti.
Una volta comunicata al proprio mobility manager l’entità delle risorse aziendali disponibili per lo sviluppo delle iniziative di mobilità sostenibile, si procede all'elaborazione del Piano, che si compone:
Il PSCL va adottato in azienda (o ente) entro il 31 dicembre di ogni anno con apposito atto/provvedimento, da individuarsi secondo le regole proprie di ciascuna unità organizzativa interessata.
Il PSCL, una volta adottato:
Tutte le integrazioni e le modifiche apportate al PSCL a seguito dell’interlocuzione con il mobility manager d’area vanno tempestivamente recepite con la stessa procedura di adozione.
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