Tutti i dubbi fugati. O quasi

Pubblicato il 27 luglio 2009

L’agenzia delle Entrate consiglia al contribuente di attestarsi su una misura di deduzione pari a quella fissata in relazione alle imposte dirette per i costi a utilità promiscua. Seguendo la via suggerita, il maggior carico Irap diviene un “corrispettivo” per una polizza di “sicurezza fiscale” contro possibili contestazioni. L’ultima circolare emanata, la 39/E (22 luglio 2009), se non ha chiarito agli operatori ogni dubbio generato dal precedente di prassi, la 36/E, ha senz’altro il merito di aver tranquillizzato, se non sull’ancora sfuggente tema dell’inerenza (all'attività d'impresa) - sul quale il documento afferma che il principio da seguire ai fini dell’applicazione dell’Irap è quello civilistico, desumibile dalla corretta applicazione dei principi contabili, confermando una volta per tutte l’indipendenza del tributo regionale dall’Imposta sul reddito, seguita all’abrogazione dell’articolo 11-bis del dlgs 446/1997 - sul comportamento ritenuto il più sicuro da adottare per chi intenda non prendere rischi.

Professionisti e associazioni di categoria ringraziano.

Alessia Lupoi

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Nuova Sabatini Capitalizzazione: al via le domande

01/10/2024

Sicurezza sul lavoro, il ruolo del preposto

01/10/2024

Confisca per equivalente e concorso di persone: applicazione secondo le SU

01/10/2024

Nuovo tasso per agevolazioni alle imprese da ottobre 2024

01/10/2024

Superbonus 110%, regole operative per le comunicazioni antifrode

01/10/2024

Processo telematico con accettazione automatica dei depositi

01/10/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy