Truffe a più mani, paga uno solo

Pubblicato il 16 maggio 2009
La Corte di cassazione, con la sentenza n. 20512 del 15 maggio 2009, ha affermato la possibilità di disporre il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, nei confronti di ciascun concorrente nel reato e per l'intero ammontare della somma da confiscare, anche a prescindere dal fatto che questi abbia ricevuto in tutto o in parte il profitto del reato. I giudici di legittimità, infatti, sottolineano che mentre la confisca, a causa della sua natura sanzionatoria, non può in alcun modo eccedere l'ammontare del prezzo o del profitto del reato, il sequestro preventivo, con natura provvisoria e strumentale ai fini della futura esecuzione della confisca, può legittimamente essere disposto anche per l'intero nei confronti di ciascuno dei coindagati. Nel caso esaminato, i giudici di legittimità hanno accolto, con rinvio, il ricorso presentato dalla Procura di Genova contro l'archiviazione di un caso per il quale era stato disposto il sequestro di oltre 730 mila euro nei confronti di un socio e quasi 2 milioni nei confronti di un altro, indagati entrambi per truffa aggravata e falso per l'erogazione di integrazione salariale a carico dei lavoratori.
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