Presso il Tribunale di Milano, anche i soggetti abilitati esterni e, quindi, i difensori delle parti potranno depositare atti, documenti, richieste e memorie del penale con modalità non telematiche (PEC e/o cartaceo).
E' quanto previsto dal Presidente del Tribunale con decreto n. 4/2025 emesso il 9 gennaio 2025.
Il Decreto interviene a integrazione del provvedimento n. 1/2025 con cui è stata disposta, in favore dei soggetti abilitati interni, la sospensione, fino al 31 marzo 2025, dell'obbligatorietà del deposito esclusivamente telematico di atti, documenti, richieste e memorie nei procedimenti penali davanti a GIP/GUP e Tribunale.
La decisione - si rammenta - è stata adottata da diversi Tribunali a seguito di malfunzionamenti accertati nei sistemi informatici, a pochi giorni dall'introduzione del nuovo regime per il deposito digitale degli atti penali.
A Milano, a seguito dell'intervento dell'Ordine degli Avvocati meneghini, il provvedimento inizialmente limitato ai soggetti interni è stato esteso a tutte le parti coinvolte nel processo, compresi gli avvocati.
Con il decreto n. 4/2025, nel dettaglio, il Presidente del Tribunale ha disposto che la sospensione dell'utilizzo dell'applicativo APP abbia efficacia con le modalità e i termini richiamati nel provvedimento n. 1/25 anche nei confronti dei soggetti abilitati esterni.
Anche i legali, in questo modo, potranno effettuare il deposito alternativo tramite strumenti analogici o PEC.
Nel frattempo, secondo quanto si apprende in una nota del 9 gennaio 2025 diffusa sul sito del ministero della Giustizia, il Guardasigilli, Carlo Nordio, ha riconosciuto le difficoltà legate all'applicativo del processo penale telematico (APP), attribuendole alla mancanza di risorse finanziarie e umane adeguate.
Tuttavia, il ministro ha assicurato che si sta lavorando per risolvere la situazione, in collaborazione con il Consiglio Superiore della Magistratura (che ha reso noto di aver avviato un immediato monitoraggio) e la Scuola Superiore della Magistratura.
A supporto degli uffici giudiziari - viene inoltre precisato - è stata emanata una circolare ministeriale che mira a fornire chiarimenti e strumenti per operare con maggiore efficacia.
Rimane comunque confermato il termine per il passaggio completo al digitale, fissato per il 31 dicembre 2025.
Porta la data del 9 gennaio 2025, infine, anche un documento diffuso dall'Organismo Congressuale Forense (OCF) riguardante le attestazioni di malfunzionamento dell'Applicativo del Processo Penale e i provvedimenti assunti presso i vari Uffici giudiziari.
Nella nota, l'OCF sollecita il Ministro della Giustizia ad adottare misure per completare l'informatizzazione del processo penale ed eliminare le limitazioni al diritto di difesa causate dalla sua mancata attuazione.
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