Trattenimento nei Cie. No con impedimento permanente al rimpatrio

Pubblicato il 24 settembre 2015

Secondo la Corte di cassazione – sentenza n. 18748 del 23 settembre 2015 - il trattenimento nel centro di identificazione ed espulsione (CIE) costituisce una misura di privazione della libertà personale, legittimamente realizzabile solo in presenza delle condizioni giustificative previste dalla legge e secondo una modulazione dei tempi rigidamente predeterminata.

Ne consegue che l’autorità amministrativa è priva di qualsiasi potere discrezionale sul punto e anche il successivo controllo giurisdizionale deve estrinsecarsi nei medesimi limiti.

In tale contesto, la motivazione del provvedimento di convalida del trattenimento in sede giudiziale deve accertare la specificità dei motivi addotti per la richiesta di proroga e la loro congruenza alla finalità del trattenimento medesimo prevista dalla legge, vale a dire la necessità della misura al fine di rendere possibile il rimpatrio.

Nella specie, è stato ribaltato il verdetto con cui il giudice di pace aveva provveduto a convalidare il trattenimento nel Cie di un immigrato in assenza dell’identificazione di alcuna situazione transitoria specifica che ostacolasse la preparazione del rimpatrio o l’effettuazione dell’allontanamento, né l’esistenza di un effettivo rischio di fuga dello straniero.

Non sussisteva, in realtà, a detta della Suprema corte, una situazione solo transitoria che ostacolasse il rientro nel Paese di provenienza, bensì una situazione permanente di impraticabilità al rimpatrio, con grave rischio all’incolumità e alla vita dell’interessato.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Processo civile: il correttivo alla Riforma Cartabia entra in vigore

25/11/2024

Testo unico rinnovabili 2024: novità e semplificazioni per l’energia verde in Italia

25/11/2024

Piattaforma SIISL anche per indennità di disoccupazione

25/11/2024

Misura Marchi +2024, un giorno per la domanda

25/11/2024

Buoni pasto: tetto del 5% alle commissioni a carico degli esercenti

25/11/2024

Diritto di critica nell'ambito del rapporto di lavoro: entro quali limiti?

25/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy