La Commissione europea ha avviato una serie di procedure d'infrazione contro l'Italia per la mancata attuazione dei provvedimenti generali adottati nel 2007 con la direttiva per la trasparenza delle società quotate, provvedimenti che dovevano essere recepiti entro l'8 marzo 2008. Le misure concernono la comunicazione da parte degli emittenti di informazioni finanziarie nei rapporti di metà anno, la dichiarazione da parte degli investitori delle holding più importanti e i requisiti minimi per accettare misure equivalenti da parte di Paesi terzi. L'Italia, dopo la formalizzazione degli addebiti, avrà 2 mesi di tempo per uniformarsi.
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