Tenuità del fatto come causa di non punibilità, ok dal Cdm
Pubblicato il 02 dicembre 2014
Nel corso della
seduta del 1° dicembre 2014, il Consiglio dei ministri ha proceduto con l'approvazione, su proposta del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pietro Carlo Padoan, di uno
schema di decreto delegato, volto alla rivisitazione del
sistema sanzionatorio penale e a dare
attuazione alla legge delega n. 67/2014 in materia di
pene detentive non carcerarie e depenalizzazione.
Il testo del provvedimento introduce, come
causa di non punibilità del reato, la particolare
tenuità del fatto, nelle ipotesi di
non abitualità della condotta.
La previsione riguarderebbe i
reati sanzionati fino a cinque anni di detenzione, e quelli puniti con sanzioni pecuniarie consentendo che, in questi casi, si possa procedere con una più r
apida definizione - con decreto di archiviazione o con sentenza di assoluzione - dei
procedimenti già iniziati.
Per le
persone offese rimarrebbe, comunque, la facoltà di chiedere il
risarcimento in sede civile.
Velocizzate le rogatorie e le estradizioni
Nella stessa seduta, l'Esecutivo ha, altresì, approvato, sempre su proposta del Guardasigilli, Andrea Orlando, uno
schema di disegno di legge con cui il Governo verrebbe delegato alla
riforma del Libro XI del codice di procedura penale in materia di
rogatorie internazionali e estradizione.
L'obiettivo dell'intervento è quello della
semplificazione e velocizzazione delle relative procedure.
Il Consiglio dei ministri, nella medesima seduta, si sarebbe dovuto anche occupare dell'esame di un disegno di legge delega in materia di efficienza del processo civile, testo che verrà, invece, affrontato in una delle prossime convocazioni.