Il Decreto legge cosiddetto Art bonus (n. 83/2014) ha riconosciuto un credito d'imposta alle imprese di esercizio cinematografico, che hanno i requisiti della piccola e media impresa ai sensi della normativa Ue, in relazione ai costi sostenuti per il ripristino, il restauro e l'adeguamento strutturale e tecnologico delle sale cinematografiche esistenti almeno dal 1° gennaio 1980.
Il successivo decreto ministeriale 12 febbraio 2015 ha dettato le disposizioni applicative per dare attuazione al suddetto credito d'imposta.
Il credito d'imposta è utilizzabile in compensazione, presentando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici dell'Agenzia delle entrate (Entratel e Fiscoonline), pena il rifiuto dell'operazione di versamento.
L'ammontare del credito d'imposta utilizzato in compensazione è pari al 30% dei costi sostenuti dall’impresa e non deve eccedere l'importo concesso dal Ministero dei beni culturali, pena lo scarto dell'operazione di versamento.
Per completare il quadro della misura agevolativa indicata, l'Agenzia delle Entrate, con risoluzione n. 49 del 23 giugno 2016, ha istituito il codice tributo per l'utilizzo in compensazione del credito d'imposta, tramite il modello F24.
Si tratta del codice:
“6871” denominato “Tax credit sale cinematografiche storiche – art. 6, c. 2-bis, DL n. 83/2014”.
Il codice tributo deve essere esposto nella sezione “Erario” della delega di pagamento F24, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati” ovvero, in caso di riversamento dell’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”.
Nel campo “anno di riferimento” va indicato l’anno cui si riferisce il credito.
Si ricorda che i termini e le modalità di fruizione dell’agevolazione fiscale sono state definite con il provvedimento dello scorso 20 giugno.
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