Con la Legge di Bilancio 2025, il sistema del tax credit per il settore cinematografico e audiovisivo ha subito importanti modifiche. Sono stati introdotti nuovi meccanismi di incentivazione, modificate le aliquote del credito d’imposta e rafforzato il ruolo dello Stato nella titolarità dei diritti delle opere finanziate.
In particolare, tra le varie novità della Legge n. 207/2024 trovano spazio le disposizioni in materia di cinema e audiovisivo, contenute nel comma 869. Quest’ultimo, articolato in sette lettere, introduce una serie di modifiche alla Legge n. 220/2016, che costituisce il principale riferimento normativo per il sostegno al cinema e all’audiovisivo. In particolare, il comma 869 interviene su diversi articoli chiave della normativa vigente:
Di particolare interesse, dal punto di vista fiscale, sono le modifiche apportate all’articolo 15 e all’articolo 21, che ridefiniscono le condizioni di accesso e le aliquote del credito d’imposta per le imprese di produzione cinematografica e audiovisiva.
Le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2025 all’articolo 15 della Legge n. 220/2016, riguardano principalmente la ridefinizione delle aliquote e i criteri di accesso al tax credit per le imprese di produzione cinematografica e audiovisiva.
In particolare, la lettera c) del comma 869 introduce una maggiore flessibilità nella determinazione del credito d’imposta, prevedendo che questo sia riconosciuto in una misura non inferiore al 15% e non superiore al 40% del costo complessivo di produzione.
Un aspetto chiave della riforma è che, a differenza del passato, l’aliquota del credito d’imposta sarà determinata entro un intervallo tra il 15% e il 40%, con il 40% che rappresenta il tetto massimo e non più l’aliquota standard. Si lascerà quindi ai decreti ministeriali la possibilità di applicare percentuali inferiori in base a criteri di priorità e sostenibilità finanziaria.
Queste modifiche comportano una maggiore selettività nell’accesso agli incentivi fiscali, con l’obiettivo di favorire imprese indipendenti, produzioni europee e progetti con alto valore artistico e culturale. Allo stesso tempo, la flessibilità nelle aliquote consente di adattare il sostegno economico alle diverse esigenze del settore, garantendo una distribuzione più mirata delle risorse disponibili.
La lettera d) del comma 869 della Legge di Bilancio 2025 introduce una modifica all’articolo 21 della Legge n. 220/2016, che raccoglie le disposizioni comuni applicabili a tutti i crediti d’imposta previsti per il settore cinematografico e audiovisivo. Tale articolo riguarda le agevolazioni fiscali destinate a:
La principale modifica introdotta riguarda il limite massimo del credito d’imposta onnicomprensivo che può essere attribuito ai compensi percepiti da registi, sceneggiatori, attori e altre figure professionali coinvolte nella produzione.
Con la nuova disposizione:
Questa modifica comporta un maggiore controllo sui costi di produzione, garantendo che il beneficio fiscale non venga utilizzato in modo eccessivo per il pagamento di compensi ai professionisti, ma rimanga equamente distribuito tra le diverse fasi della realizzazione delle opere cinematografiche e audiovisive.
L’adeguamento al riferimento normativo del Dl n. 201/2011 introduce una maggiore armonizzazione con i criteri fiscali generali già applicati in altri ambiti, consentendo un’applicazione più strutturata e sostenibile del tax credit per le imprese di produzione.
Oltre alle modifiche al credito d’imposta per le imprese di produzione (articolo 15) e alle disposizioni comuni sui crediti d’imposta (articolo 21), la Legge di Bilancio 2025 introduce una serie di ulteriori interventi rilevanti per il settore cinematografico e audiovisivo.
Una delle novità più significative riguarda la possibilità per lo Stato di acquisire una quota dei diritti sulle opere finanziate tramite il tax credit.
Questa misura rappresenta un importante cambiamento nel rapporto tra finanziamenti pubblici e titolarità delle opere, introducendo un meccanismo di compartecipazione statale mai previsto prima nel sistema del tax credit italiano.
Questa modifica rappresenta un importante investimento nella qualità e nella diversificazione dei contenuti, favorendo produzioni di maggiore impatto culturale e progetti che possano emergere nei mercati internazionali.
Questa misura si inserisce in una più ampia strategia di modernizzazione e conservazione del patrimonio cinematografico, rafforzando l’infrastruttura digitale e incentivando l’uso di nuove tecnologie nel settore audiovisivo.
Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 al sistema del tax credit per il settore cinematografico e audiovisivo puntano a rafforzare gli incentivi fiscali, garantire una migliore allocazione delle risorse, promuovere la sostenibilità economica delle produzioni e valorizzare il patrimonio culturale del Paese.
L’acquisizione di diritti statali sulle opere finanziate, l’incremento dei contributi selettivi e il piano strutturale di digitalizzazione rappresentano passi significativi verso un sistema più equilibrato e innovativo, che mira a rendere il cinema italiano sempre più competitivo a livello internazionale.
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