In vista dell’imminente avvio del Supporto per la formazione e lavoro, in vigore dal 1° settembre 2023 secondo quanto disposto dal Decreto lavoro, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha pubblicato sul proprio sito istituzionale un elenco delle attività formative e di qualificazione professionale remunerate cui gli interessati possono aderire per ottenere l’indennità mensile mensile di 350 euro.
Si tratta delle attività elencate nel D.M. n. 4 dell’11/1/2018, relativo alle Linee di indirizzo triennali delle azioni di politiche attive (2018-2020) per l’implementazione dei servizi per il lavoro a seguito delle intese raggiunte in sede di Conferenza Stato-Regioni.
Vediamo nel dettaglio.
Orientamento specialistico
Si realizza dopo l’orientamento di base, che analizza le competenze della persona in relazione alla situazione del mercato del lavoro locale per orientarla sulle opportunità di formazione e lavoro che meglio si adattano al proprio profilo così da creare un patto di servizio personalizzato.
In particolare, l’attività di orientamento specialistico consiste in una valutazione della tipologia di esigenza espressa dalla persona e nell’individuazione per avviarla a percorsi maggiormente rispondenti alle proprie potenzialità per un inserimento o reinserimento lavorativo, ovvero per un percorso di qualificazione o di riqualificazione professionale o di autoimpiego.
L'orientamento specialistico viene svolto attraverso il cosiddetto assessment, che permette di definire il profilo di occupabilità della persona che cerca lavoro e di identificare il percorso più appropriato al suo inserimento.
Accompagnamento al lavoro
L’accompagnamento al lavoro si svolge attraverso le seguenti attività, volte a supportare la persona nella ricerca di un'opportunità di lavoro tra quelle disponibili anche attraverso laboratori di ricerca attiva:
Scopo principale è dunque favorire lo sviluppo di abilità di ricerca del lavoro, sostenendo l’interessato operativamente nella realizzazione del piano di ricerca attiva del lavoro e progettando le misure di inserimento lavorativo e/o formativo.
Attivazione al tirocinio
Si tratta di un servizio specifico volto alla promozione di un’esperienza formativa in azienda ai fini di un incremento delle competenze della persona.
Il tirocinio può essere curricolare, cioè disciplinato nei piani di studio delle Università e degli enti o istituti di formazione, o extra curriculare, vale a dire regolato dalle Regioni e Province autonome.
In entrambi i casi il servizio predispone la convenzione, il progetto formativo individuale e il dossier individuale del tirocinante insieme al soggetto ospitante e al tirocinante stesso; al termine del tirocinio viene poi rilasciata attestazione dell’attività svolta sulla base del Piano formativo individuale e del dossier individuale.
Incontro tra domanda ed offerta di lavoro
Si tratta forse della funzione più rilevante, svolta dai centri per l’impiego e dalle agenzie per il lavoro attraverso un servizio specifico volto a realizzare l'inserimento o il reinserimento della persona nel mercato del lavoro.
E’ un’attività che si sviluppa attraverso:
Avviamento e formazione
Anche l’avviamento e la formazione sono punti nodali del nuovo impianto normativo, in quanto organizzati e promossi attraverso un servizio di assistenza e consulenza dei centri per l’impiego e delle agenzie per il lavoro che permette di fornire alla persona gli strumenti per conoscere l'offerta formativa anche ai fini dell'autoimpiego.
Il servizio svolge le seguenti attività:
Mobilità territoriale
Poiché le opportunità di impiego o di formazione per l’inserimento al lavoro possono svolgersi in un luogo lontano dalla residenza della persona in esse coinvolte, tale servizio offre strumenti e forme di incentivo per sostenere le spese per la mobilità territoriale e venire incontro agli spostamenti di chi è impegnato in attività di lavoro o formazione lontano dalla propria residenza.
Lavori socialmente utili e progetti di utilità collettiva
La partecipazione alle attività del Supporto per la formazione e il lavoro prevede la partecipazione a progetti socialmente utili in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni.
Si tratta di progetti da svolgere presso il Comune di residenza, mettendo a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività del beneficiario e comunque non inferiore ad otto ore settimanali, che possono arrivare fino a 16 ore complessive settimanali con il consenso di entrambe le parti.
Tali attività, stabilite dall’articolo 4 del decreto legge n. 4/2019 si aggiungono alle precedenti previste dall’articolo 26 del D.Lgs. n. 150/2015, che costituiscono ulteriori ambiti di attività socialmente utili a disposizione del beneficiario del Supporto per la formazione e il lavoro.
Attraverso il servizio avviene la pubblicazione del bando, la raccolta delle candidature dei lavoratori e la verifica dei requisiti.
Autoimpiego
Sono infine previste forme di incentivazione e di affiancamento per coloro che partecipano a iniziative di politica attiva e intendono avviare in proprio un’attività lavorativa.
I servizi dei centri per l’impiego e delle agenzie per il lavoro accreditate dispongono infatti di servizi di orientamento e di assistenza per l’autoimpiego che aiutano la persona a verificare le proprie attitudini imprenditoriali presentando la panoramica degli enti sul territorio titolati a supportare i processi di avvio all'impresa.
Attuabili one to one o in modalità di gruppo per le attività di formazione e tutoring, le attività previste sono:
La partecipazione ad attività del Servizio civile universale costituisce una delle azioni previste per l’accesso e la partecipazione al Supporto per la formazione e il lavoro.
Si tratta di un scelta volontaria, che è stata accolta anche nella totalità dei contratti collettivi, di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio di difesa della Patria, non armata e non violenta, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, attraverso azioni per le comunità e per il territorio.
I settori di intervento in Italia e all’estero in cui gli operatori volontari possono essere coinvolti sono:
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