Superbonus e rendita catastale. Compliance per gradi

Pubblicato il 13 febbraio 2025

Comunicazioni riguardanti il Superbonus e le discrepanze catastali verranno inviate in due fasi. Il sottosegretario Lucia Albano, durante un question time alla Commissione finanze della Camera, ha confermato che in questa fase iniziale, le notifiche dell'Agenzia delle Entrate saranno indirizzate ai proprietari di immobili che non dispongono di rendita catastale o che presentano valori catastali molto bassi rispetto agli investimenti effettuati per i lavori.

Gli invii, dunque, saranno mirati e non avverranno a caso.

Compliance variazioni catastali da Superbonus

L'invito mira anche a rivedere la rendita catastale, elemento cruciale per la tassazione diretta e l'imposizione di tributi locali come l'Imu.

Mediante il provvedimento n. 38133 emesso il 7 febbraio 2025, l'Agenzia delle Entrate ha stabilito, in base ai commi 86 e 87 dell'art. 1 della legge 213/2023, i dettagli e le procedure per inviare comunicazioni ai contribuenti che non hanno aggiornato di propria iniziativa i dati catastali degli immobili che, a seguito di lavori edilizi, hanno beneficiato della detrazione incrementata (Superbonus), come previsto dall'art. 119 del dl n. 34/2020.

Il Mef sottolinea che il contesto normativo generale - nonostante le nuove regolamentazioni sulle comunicazioni delle Entrate riguardanti le variazioni catastali (la legge di Bilancio 2024) - non è stato modificato.

Il principio fondamentale resta che, dopo aver effettuato interventi sugli immobili, gli intestatari devono controllare se i lavori hanno portato a cambiamenti nella struttura o se hanno influenzato, più ampiamente, la classificazione (quindi l'assegnazione di categoria e classe) e, di conseguenza, la rendita catastale.

Per tutte le proprietà immobiliari soggette a interventi edilizi, sia che beneficino di detrazioni specifiche sia che non ne beneficino, valgono gli stessi doveri di aggiornamento catastale, ove necessario, con la potenziale revisione della rendita catastale.

Nella preparazione delle liste selettive di destinatari delle comunicazioni, l'Agenzia si prefigge di minimizzare l'impatto sui contribuenti, circoscrivendo l'ambito degli invii. Inizialmente, le comunicazioni saranno dirette agli intestatari catastali di immobili beneficiari del Superbonus che attualmente sono registrati al catasto senza una rendita catastale o con valori catastali bassi rispetto alle spese sostenute per i lavori edilizi.

In questi contesti, è plausibile presumere che i lavori di restauro edilizio abbiano portato a modifiche nella struttura o nella classificazione categoriale e di classe dell'immobile. L'Agenzia delle Entrate esclude l'ipotesi di "un invio massivo di comunicazioni di compliance".

Cosa può fare il destinatario dell’invito

Il contribuente, anche per mezzo di un rappresentante autorizzato, può:

L'intento di questa misura è promuovere la conformità volontaria, prevenire controlli futuri e facilitare l'aggiornamento della situazione catastale del contribuente in maniera semplificata.

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