Studi di settore, per l'incongruenza contano le caratteristiche del contribuente
Pubblicato il 20 maggio 2013
Il caso su cui si è pronunciata la Ctr Liguria, con la sentenza n.
12/12/2013, riguarda la contestazione ad un albergatore di un maggior reddito d'imposta sulla base dei lavaggi effettuati per le lenzuola singole e matrimoniali, nonostante la congruità del contribuente con gli studi di settore.
In risposta al ricorso presentato dall'Amministrazione finanziaria, che sosteneva la validità degli accertamenti analitico-induttivi basati su gravi incongruenze tra il ricavato dichiarato e quanto previsto dallo studio di settore, i giudici della Ctr sottolineano come le presunzioni su cui si è basata la rettifica non siano gravi, precise e concordanti ed inoltre come non si sia tenuto conto di una serie di circostanze quali le diverse tariffe applicate dal contribuente a seconda della tipologia di clientela o del periodo o l'utilizzo di camere matrimoniali anche come singole.
La sentenza – nel mettere in risalto l'attendibilità degli studi di settore, basati su calcoli statistici verosimili, sul confronto tra categorie e su osservatori sul territorio – evidenzia la necessità di un'analisi precisa delle caratteristiche del contribuente qualora il Fisco intenda procedere con una ricostruzione dei ricavi diversa dallo studio di settore applicato. Respinto il ricorso presentato dagli Uffici finanziari.