Dalla riunione della Commissione di esperti degli Studi di settore di ieri, sono scaturiti l'approvazione di 26 studi di settore e il via libera agli elementi di incoerenza. Restano confermati, per l'anno d'imposta 2004, i quattro indici dedicati agli ammortamenti indicati in misura superiore al costo storico dei relativi beni, alla discordanza tra rimanenze finali e giacenze iniziali, all'analoga discordanza in caso di opere, forniture e servizi di durata ultrannuale e al valore negativo della disponibilità di cassa a fine periodo. Per il pubblico dei professionisti è stabilito si studino misure per affinare questo strumento di controllo, con l'obiettivo di valorizzare la territorialità, riducendo, nel contempo, il peso della componente contabile. Gl'interessati chiedono, però, la proroga almeno di dodici mesi per il monitoraggio avviato lo scorso anno. I dottori commercialisti esprimono le loro forti perplessità, ad esempio, per il caso degli studi associati, che risulterebbero penalizzati rispetto a chi, tra i loro colleghi, esercita la professione in forma autonoma.
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