Dalla relazione tecnica al decreto legge 223/06 si desume un impatto “soft” per il recupero della svalutazione fiscale delle opere in corso a durata ultrannuale e per il blocco della compensazione interna dei crediti Iva nell’ambito delle società di comodo. L’articolo 35, comma 15, del Dl modificato il regime delle società di comodo innalzando le percentuali utilizzate per stabilire se una società è non operativa e quelle utilizzate per stabilire l’ammontare del reddito minimo. E’ stata poi stabilita l’impossibilità per queste società di chiedere a rimborso, cedere o utilizzare in compensazione il credito Iva risultante dalla dichiarazione. Lo stesso credito, inoltre, in assenza per tre periodi d’imposta consecutivi, di operazioni attive rilevanti ai fini Iva non può essere riportato in avanti per essere scomputato dall’Iva a debito dei periodi di imposta successivi. La norma decorre dal 2006. Ma non è precisato se il triennio precedente vada già conteggiato.
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