L’amministratore delegato di Sose, Vieri Ceriani, intervenuto in audizione in Commissione Finanze alla Camera il 10 ottobre 2017, ha illustrato la road map dei nuovi indicatori sintetici di affidabilità fiscale che, già dal prossimo anno, saranno destinati a sostituire gli studi di settore.
Secondo le illustrazioni di Ceriani i nuovi ISA andranno a sostituire gli studi di settore con l'obiettivo di passare da una “logica di controllo a posteriori basata su un concetto statico di congruità dei ricavi in un contesto di normalità economica” a una “impostazione dinamica orientata, sia al miglioramento della gestione economica dell'esercente impresa arte o professione, sia ad una maggiore correttezza nel rapporto di compliance tra lo stesso e l'amministrazione finanziaria”.
Il nuovo strumento, anche se basato sulla compliance tra Fisco e contribuente, non sarà certamente più permissivo rispetto all'attuale sistema basato sugli studi di settore: gli ISA sono, infatti, dotati di particolari indicatori elementari di anomalia, in grado di svelare condotte poco trasparenti al Fisco.
I nuovi ISA saranno costruiti tenendo conto di più indicatori, che potranno misurare sia l'affidabilità dell'impresa all'interno del contesto in cui opera, sia rilevare elementi di anomalia contabile e gestionale.
Ceriani nel suo discorso ha illustrato il contenuto e le caratteristiche di ciascuna categoria di indicatori elementari che influenzeranno la determinazione dell'indice sintetico di affidabilità fiscale del contribuente, dividendoli in due gruppi: gli indicatori elementari di affidabilità e gli indicatori di grave incongruenza.
Riguardo ai numeri, Ceriani ha sottolineato come i primi 70 indicatori sintetici di affidabilità fiscale sono in via di completamento e per essi sembrano esserci buone possibilità che venga firmato il decreto ministeriale che ne sancirà l’entrata in vigore, mentre altri 83 ISA sono attesi per l'anno prossimo.
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