Gli oneri pluriennali per le società di comodo debbono essere considerati nel calcolo dei ricavi minimi. La specifica arriva dalla risoluzione n. 180, del 24 luglio 2007, con la quale l’agenzia delle Entrate ritiene applicabile la percentuale del 15% anche al valore dei miglioramenti sui beni di terzi, iscritto tra le immobilizzazioni immateriali. Gli oneri per le migliorie su beni di terzi, infatti, vanno ricompresi tra i costi pluriennali, il cui valore di bilancio deve essere considerato, ai fini del test di operatività, come ogni altra immobilizzazione immateriale. La risoluzione risponde all’istanza di interpello di una società sulla rilevanza del costo sostenuto per la ristrutturazione di un immobile condotto in locazione, ai fini del test di operatività.
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