Slalom Iva nelle trasferte
Pubblicato il 03 settembre 2008
Il 1° settembre è arrivato e con esso la possibilità per i professionisti di detrarre interamente le spese sostenute durante le trasferte, purchè esse siano inerenti la sua attività. Oltre, dunque, al parcheggio dell’auto all’aeroporto o in stazione, anche la colazione al bar, il pranzo o la cena di lavoro, il pernottamento in hotel e tutte le altre spese accessorie (lavanderia, frigo bar, telefono e accesso a Internet) potranno essere detratte per l’intero costo. La regola è stata introdotta dalla manovra d’estate, che in compensazione ha previsto a partire dal 1° gennaio 2009 un limitazione della deduzione delle suddette spese al 75% ai fini delle imposte dirette. Sono escluse dalla nuova detrazione le spese di viaggio (biglietto aereo o treno) e resta esente dall’Iva il costo per il taxi. La condizione per la detrazione totale dell’Iva è che il professionista richieda la fattura non oltre il momento di effettuazione della prestazione, ossia del pagamento. Qui potrebbero sorgere i primi problemi legati alla nuova regola: è difficile nella pratica ottenere la fattura per piccole consumazioni al bar o per altre piccoli importi, mentre nessuna difficoltà si dovrebbe incontrare per le spese di ristorazione, pernottamento e le altre spese accessorie.