Sisma bonus e ristrutturazioni. Guide aggiornate

Pubblicato il 24 luglio 2019

L’Agenzia delle entrate ha aggiornato le guide su Sisma bonus e ristrutturazioni, scaricabili in pdf sul sito, alla luce delle novità del decreto crescita.

Il decreto legge n. 34/2019, convertito con la legge n. 58 del 2019, impatta sulle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e sulla detrazione per gli interventi antisismici del sisma bonus.

Sisma bonus: la detrazione per gli interventi antisismici

L’aggiornamento riguarda due novità:

  1.  l’estensione della detrazione fiscale per l’acquisto di case antisismiche anche alle zone classificate a rischio sismico 2 e 3, secondo l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3519 del 28 aprile 2006 (Gazzetta Ufficiale n. 108 dell’11 maggio 2006);
  2. la possibilità di optare, invece che per la detrazione, per un contributo di pari ammontare sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi.

L’ultima delle due novità prevede che il fornitore possa essere rimborsato mediante un credito d’imposta, che potrà utilizzare esclusivamente in compensazione in 5 quote annuali di pari importo, oppure possa cedere il credito ricevuto ai suoi fornitori di beni e servizi, i quali, però, non potranno effettuare ulteriori cessioni.

Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali

La guida è stata aggiornata per le novità su:

  1. proroga della maggiore detrazione Irpef;
  2. cessione del credito;
  3. comunicazione all’Enea dei lavori effettuati.

L’aggiornamento si è reso necessario, dunque, anche per la nuova possibilità data ai contribuenti che beneficiano della detrazione spettante per gli interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici (indicati nell'articolo 16-bis, comma 1, lettera h, del Testo unico delle imposte sui redditi).

Dal 30 giugno 2019 (data di entrata in vigore della legge di conversione 58/2019), i contribuenti che beneficiano della detrazione spettante per gli interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici possono scegliere di cedere il corrispondente credito in favore del fornitore dei beni e servizi necessari alla loro realizzazione.

Il fornitore potrà cedere il credito d’imposta ricevuto ai suoi fornitori di beni e servizi, che non potranno cederli. È preclusa la possibilità di cessione verso istituti di credito e intermediari finanziari.

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