Sindacalista? No al trasferimento in altra unità produttiva

Pubblicato il 26 aprile 2018

Scordatevi la Guerra Fredda, le contrapposizioni ideologiche, il Sud contro il Nord. Il mondo si divide in due grandi blocchi: da una parte ci sono quelli che entrano nei supermercati attraverso le porte scorrevoli, spingendo il carrello e con in tasca il foglietto della spesa, dall’altra coloro che entrano dalla porta di servizio, spingono i bancali e in tasca hanno il foglietto per i turni settimanali.

In questa seconda metà del cielo, c’è pure chi combatte ruvidamente per i diritti dei lavoratori della grande distribuzione: si chiama Temistocle Pugnanti, fiero di essere stato eletto per il terzo mandato consecutivo nella RSU dell’azienda. Nel patronimico ha tutta l’audacia della storia, nelle vene un sangue bollente: dal punto di vista datoriale si tratta di un dipendente fastidioso e molesto, che sembra voler rompere tutto ciò che vagamente ricorda una forma sferica… Così, di punto in bianco, Temistocle viene trasferito in un altro supermercato del gruppo, distante un paio di chilometri da quello in cui ha lavorato per anni. Il luogo di destinazione è ubicato in un posto più impervio e non servito dai mezzi pubblici.

Per il rappresentante sindacale si tratta di un atto ritorsivo, una vera e propria dichiarazione di guerra: “Lo Statuto dei lavoratori mi tutela (art. 22 L. 300/1970) – inveisce il lavoratore nei confronti dei responsabili del trasferimento – Non potete spostarmi da un’unità produttiva a un’altra senza chiedere il nulla osta del sindacato!”. Gli scaffali del supermercato si rovesciano, le passate di pomodoro inondano di rosso i corridoi, sembra di galleggiare nel bel mezzo della battaglia di …Salamina!

Ma Temistocle non si limita allo scontro dialettico, chiede aiuto ai tutori dell’ordine giuslavoristico. L’intervento è risolutivo, gli ispettori del lavoro fanno notare che i due supermercati, contrariamente a quanto asserito dagli amministratori della società, rientrano nella dizione di “unità produttiva” (cfr. Cass. civ. Sez. lavoro, 30/09/2014, n. 20600) e che si tratta di trasferimento discriminatorio: “Con provvedimento di prescrizione ex art. 15 D.lgs. 124/2014 ordiniamo la cessazione delle ostilità, Temistocle Pugnanti deve tornare al suo posto”, sentenziano gli ispettori. E Temistocle, nei panni del condottiero ateniese, sussurra: “Oggi è un privilegio poter essere qui. Questa storia verrà raccontata per migliaia di anni” (300, l’alba di un impero (2014) – Noam Murro).

Le considerazioni espresse sono frutto esclusivo dell’opinione degli autori e non impegnano l’amministrazione di appartenenza

Ogni riferimento a persone esistenti e/o a fatti realmente accaduti è puramente casuale

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