Sequestrabile la casa coniugale di proprietà della società dell'ex coniuge

Pubblicato il 25 settembre 2013 I giudici di Cassazione, con sentenza n. 39425 del 24 settembre 2013, hanno rigettato il ricorso presentato dalla coniuge di un soggetto indagato contro il provvedimento di sequestro preventivo per equivalente disposto sui beni di quest'ultimo nell'ambito di un'indagine per frode fiscale.

Nel dettaglio, la ricorrente aveva avanzato doglianza lamentando la natura alimentare del compendio sequestrato, un immobile che le era stato assegnato come casa coniugale in sede di separazione.

La Suprema corte, sul punto, ha ritenuto di dover aderire a quanto già evidenziato dai giudici di merito: la casa coniugale, nella specie, era di proprietà della società del marito ed era stata pagata in virtù di mutuo concesso dalla banca alla predetta società e con i ratei a carico di quest'ultima. Inoltre, erano di proprietà dell'indagato sia le quote societarie che gli utili confluiti sul conto corrente di gestione dell'immobile.

Ne discendeva la piena sequestrabilità del bene.
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