Dopo l'annuncio dell'ex pubblico ministero di Catanzaro, Luigi De Magistris, di volersi candidare alle elezioni europee nella lista dell'Italia dei Valori, il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, ha invocato una legge ad hoc per impedire a qualsiasi magistrato buttatosi in politica di tornare a vestire la toga. Per Mancino, una volta candidato, il giudice che si schiera con una forza politica piuttosto che con un'altra difficilmente potrebbe avere quella visione super partes che dovrebbe garantire l'equilibrio del giudizio. Sul punto, l'associazione nazionale magistrati (Anm), a mezzo del segretario Giuseppe Cascini, ha spiegato che entrare in politica e poi tornare in magistratura deve essere una scelta personale e che un'eventuale riforma legislativa in questa materia deve comunque tenere conto dei vincoli fissati dalla Costituzione.
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