Con sentenza n. 4239 del 29 gennaio 2009, la Cassazione ha spiegato che, ai sensi dell'art. 52 del T.u. Privacy, è lecita la pubblicazione integrale su internet di sentenze rintracciabili sul sito ufficiale della Corte, qualora le parti non abbiano fatto espressa richiesta di omettere le proprie generalità. In ogni caso, precisa la Corte, i nomi non possono essere pubblicati nelle ipotesi di violenza sessuale e di minori. La Cassazione ha così bocciato il ricorso avanzato da un uomo contro la condanna per ingiuria impartitagli dal Tribunale per aver insultato, via mail, il responsabile di un sito web con contenuti giuridici nel quale era stata pubblicata una sentenza di condanna nei suoi confronti.
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