Sedi disagiate, Venezia come Palermo

Pubblicato il 15 aprile 2009

Il Consiglio superiore della magistratura ha steso l'elenco degli uffici giudiziari con forti scoperti d'organico che potrebbero avvalersi della norma sulle sedi disagiate, decreto legge 143/2008 convertito in legge 13 novembre 2008, n. 181. Tra le sedi elencate si registrano anche Tribunali del ricco nord come Venezia, Lodi, Busto Arsizio, Brescia, Trieste ed Alba. L'elenco è stato trasmesso al guardasigilli, Angelino Alfano, che dovrà ora individuare le sedi “disagiate” che potranno effettivamente godere dell'applicazione della norma sulla maggiorazione di stipendio (bonus di stipendio di 2500 euro per quattro anni) prevista in favore dei pubblici ministeri.

Secondo l'autore dell'articolo, componente del Csm, accanto alle misure economiche come quelle previste per le sedi disagiate occorre anche individuare una griglia di misure ulteriori in grado di garantire l'effettività del risultato auspicato; viene così proposto, da un lato, di garantire la possibilità di un più proficuo utilizzo della magistratura onoraria requirente e, dall'altro, di prevedere anche incentivi di carriera per i trasferimenti in senso verticale.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Processo civile: il correttivo alla Riforma Cartabia entra in vigore

25/11/2024

Testo unico rinnovabili 2024: novità e semplificazioni per l’energia verde in Italia

25/11/2024

Misura Marchi +2024, un giorno per la domanda

25/11/2024

Buoni pasto: tetto del 5% alle commissioni a carico degli esercenti

25/11/2024

Diritto di critica nell'ambito del rapporto di lavoro: entro quali limiti?

25/11/2024

Decreto flussi: alle Corti d'appello la convalida di trattenimento dei migranti

25/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy