Venerdì scorso, il Ministero dell’Economia ha trasmesso ai dicasteri competenti e alla Presidenza del Consiglio la bozza di decreto legislativo che recepisce la terza direttiva anti-riciclaggio. Di fatto vengono differenziati gli obblighi di registrazione dei clienti in base ai destinatari e sono previste sanzioni di peso diverso. Le banche, gli intermediari e le società di revisione che non istituiscono l’archivio unico informatico rischiano una sanzione amministrativa da 50mila a 500mila euro. Sono previste, invece, sanzioni penali per chi viola gli obblighi di identificazione dei clienti o per chi utilizza indebitamente o falsifica carte di pagamento. Il decreto in arrivo introduce la responsabilità amministrativa delle imprese per i reati di accettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e l’articolo 648-quater del Codice penale, che prevede la confisca dei beni in caso di condanna per riciclaggio.
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