Secondo l’Unione Nazionale Giudici di Pace e l’Associazione Nazionale Giudici di Pace, la riforma della magistratura onoraria contenuta nella Legge delega n. 57/2016 e nel primo Decreto legislativo attuativo n. 92 del 31 maggio 2016 è “incostituzionale” in quanto violerebbe “tutte le direttive comunitarie sul lavoro, non riconoscendo ai giudici di pace le tutele della maternità e della salute, il diritto alla pensione, il diritto alle ferie e ad una retribuzione decorosa, la continuità del servizio sino all’età pensionabile”.
E’ quanto si legge da un comunicato del 5 giugno delle due associazioni, che, si ricorda, hanno proclamato lo sciopero dal 6 all’11 giugno proprio per protestare contro il recente riordino.
I giudici di pace hanno inoltre sottolineato come, con il Decreto legislativo sopra richiamato, “il Ministro Orlando, eccedendo dalla delega ricevuta dal Parlamento e in violazione del decreto legge 83/2015, ha disposto il prepensionamento di circa 200 giudici di pace senza nessun preavviso”.
Ciò sarebbe offensivo della dignità di chi ha prestato servizio per la Giustizia da 20 anni ed oltre.
Il Segretario dell’Unione, Alberto Rossi, rende quindi noto di aver incaricato i propri legali di denunciare il Ministro Orlando per omesso versamento dei contributi previdenziali dovuti ai giudici di pace.
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