Tra le scadenze al 2 ottobre 2017 c'era anche quella della voluntary bis, con strascico per un inconveniente tecnico relativo agli invii dell'ultimo giorno.
I dati necessari alla conclusione dell'operazione, invio della relazione (obbligatoria) e pagamento con l’F24, sono contenuti nella ricevuta che, però, non è immediata, ma arriva dopo alcuni giorni dal click.
Inoltrata in data 2 ottobre 2017 l’istanza per accedere alla voluntary, pertanto, i professionisti si sono trovati senza ricevuta e senza sapere cosa fare.
La soluzione è stata pubblicata, nella serata del 2 ottobre, con avviso sul sito delle Entrate:
"Coloro che presentano in data 2 ottobre la richiesta di adesione alla voluntary disclosure e non ricevono in tempo utile l’attestazione dell’avvenuta trasmissione, possono trasmettere la documentazione a corredo dell’istanza all’indirizzo PEC, individuato sulla base del domicilio fiscale del contribuente relativo all’ultimo anno di imposta (il più recente), indicato nell’istanza di collaborazione volontaria. Le caselle di posta elettronica certificata cui inviare la documentazione sono indicate, distinte per Direzioni regionali, nell’elenco riportato nell’allegato n. 3 al Provvedimento del Direttore dell’Agenzia del 30 dicembre 2016.
Per effettuare il versamento si può indicare nel modello F24 il codice atto '99999999701' e il codice ufficio 'L7A'”.
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