Sanzione penale e amministrativa, la Corte Ue si dichiara incompetente
Pubblicato il 12 maggio 2015
La Corte di giustizia Ue, con
ordinanza del 15 aprile 2015 emessa con riferimento alla causa C-497/14, si è dichiarata
incompetente a rispondere alla
questione di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunale ordinario di Torino e che verteva sull'interpretazione dell'articolo 50 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e dell'articolo 4, paragrafo 1, del protocollo n. 7 allegato alla Convenzione europea per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo.
Con tale domanda, presentata nell'ambito di un procedimento penale per
omesso versamento di ritenute fiscali, si chiedeva di accertare, in sostanza,
se una disposizione di diritto interno che
consente di perseguire penalmente una persona che, per lo stesso fatto, è
già stata
sottoposta a sanzione amministrativa irrevocabile sia
conforme alle disposizioni sopra citate.