Sanatoria delle violazioni formali: la procedura

Pubblicato il 20 marzo 2024

La legge n. 197 del 29 dicembre 2022 (legge di bilancio 2023) all’articolo 1, commi da 166 a 173, si è occupata della sanatoria delle irregolarità formali commesse fino al 31 ottobre 2022.

La definizione poteva avvenire con il pagamento di 200 euro per anno da effettuare entro il 31 ottobre 2023; tuttavia era possibile ricorrere alla rateazione in due tranche (31 ottobre 2023 e 31 marzo 2024).

Dunque, chi ha scelto la rateazione è tenuto a versare la seconda rata entro il 2 aprile (essendo il 31 marzo e il 1° aprile due festività).

Ma vediamo come si perfeziona la definizione in parola.

Definizione delle irregolarità formali

L’oggetto della definizione di cui alla L. n. 197/2022, articolo 1, comma 166 e seguenti, ha riguardato le irregolarità, le infrazioni e l'inosservanza di obblighi o adempimenti, di natura formale, cioè non rilevanti ai fini della determinazione della base imponibile Irpef, dell'imposta sul valore aggiunto e dell'imposta regionale sulle attività produttive e sul pagamento di tali tributi, commesse fino al 31 ottobre 2022.

La regolarizzazione poteva avvenire con il versamento di una somma pari a euro 200 per ciascun periodo d'imposta cui si riferiscono le violazioni. Oltre che effettuare il pagamento in unica soluzione, veniva data la possibilità di suddividerlo in due rate di pari importo.

I termini di versamento:

Ma non è tutto: in aggiunta il contribuente è tenuto a rimuovere le irregolarità od omissioni.

Le modalità di attuazione sono state fornite dall’Agenzia delle Entrate con provvedimento prot. 27629 del 30 gennaio 2023.

Violazioni regolarizzabili e non

Si tratta di irregolarità e omissioni per le quali, in assenza di mancato, tardivo o errato versamento di un tributo su cui riproporzionare la sanzione, sono comminate pene pecuniarie entro limiti minimi e massimi o in misura fissa.

La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/2023 elenca alcune tipologie di violazioni ammesse (elenco non esaustivo):

Invece, non è possibile aderire alla definizione delle irregolarità formali, oltre che in presenza di violazioni sostanziali, per:

Come regolarizzare le violazioni

Come anticipato, per fruire della regolarizzazione delle violazioni formali è necessario pagare 200 euro per ciascun periodo d’imposta cui le stesse si riferiscono.

E’ stato possibile scegliere se:

oppure

Quindi entro il 2 aprile 2024 - essendo il 31 marzo Pasqua e il 1° aprile "Pasquetta" - va pagata la seconda rata della regolarizzazione per violazioni formali.

Nel modello F24 va indicato il relativo codice tributo - "TF44" - e il periodo d’imposta cui si riferisce la violazione che si vuole regolarizzare.

Se nello stesso anno solare vi sono più periodi d’imposta, il contribuente deve effettuare tanti versamenti quanti sono i periodi d’imposta.

ATTENZIONE: Se le violazioni formali non riguardano un periodo d’imposta, occorre fare riferimento all’anno solare in cui sono state commesse.

Rimozione delle irregolarità

Ma il perfezionamento della procedura richiede che il contribuente rimuova le irregolarità, le infrazioni o le omissioni entro il termine fissato per il versamento della seconda rata, cioè entro il 31 marzo 2024 (2 aprile).

In proposito, il provvedimento 27629 del 30 gennaio 2023 ha effettuato le seguenti specificazioni:

Inoltre, non sono oggetto di restituzione gli importi versati per la regolarizzazione qualora questa non venga perfezionata.

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