Si è soffermato sulle possibilità in mano agli enti locali previste dalla normativa in materia di riscossione delle entrate e sulle opportunità di semplificazione per i cittadini e di recupero di efficienza per le amministrazioni il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione presso la Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale.
In primo luogo è stato ricordato come dal 1° luglio 2017 è avvenuto lo scioglimento delle società del gruppo Equitalia - ad esclusione di Equitalia Giustizia SpA – e le funzioni relative alla riscossione nazionale sono state affidate ad un nuovo ente pubblico economico, Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Pertanto, dal 1° luglio 2017, le amministrazioni locali possono deliberare l’affidamento all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, delle attività di riscossione spontanea e coattiva delle entrate tributarie o patrimoniali proprie e delle società da esse partecipate, quando non ricorrono a risorse interne o all’affidamento in house a società strumentali.
Ruffini ha fatto presente come Equitalia, tra il 2011 e il 2016, ha riscosso per conto dei Comuni oltre 4,3 miliardi.
A seguito della crescente evoluzione, il modello F24, introdotto nel 1997 per il pagamento di un numero esiguo di imposte e successivamente “allargato”, è divenuto un utilissimo strumento di semplificazione per gli adempimenti dei cittadini, soprattutto con riferimento alla possibilità di utilizzare in compensazione crediti erariali o contributivi.
Nel corso dell’audizione è stato reso noto come, in breve tempo, sarà ampliato l’ambito di utilizzo dell’F24:
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