Riorganizzazione dell’Ispettorato nazionale del lavoro, cosa cambia

Pubblicato il 20 settembre 2023

Approvata dal ministero del lavoro, con Nota del 18 settembre 2023, la riorganizzazione dell’Ispettorato nazionale del lavoro disposta con decreto direttoriale n. 49 del 27 luglio 2023.

Vediamo cosa cambia nella struttura dell’Ispettorato, e le conseguenze che tali modifiche comportano nell’attività ispettiva.

Quadro normativo

Nell’ambito del riassetto organizzativo del Ministero del lavoro, con relativo assorbimento delle funzioni, dell’articolazione e del personale dell’ANPAL e subentro del primo nei rapporti giuridici attivi e passivi del secondo, l’art. 3, comma 15, del Decreto PA e sport (per la cui trattazione si rinvia al precedente articolo “Decreto PA e sport, più poteri al Ministero del lavoro e soppressione dell’Anpal”) ha introdotto alcune novità anche per l’Ispettorato nazionale del lavoro, modificando l’art. 6, comma 1, del D.Lgs. n. 149/2015.

In particolare, nell’ottica di un reclutamento trasversale, visto come un passo decisivo per contrastare la perdita qualitativa subita negli anni all’interno della PA, nel Decreto PA e sport viene stabilito che il direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro, previo parere concorde del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, possa individuare l’articolazione centrale e territoriale dell’Ispettorato stesso ed assegnare le relative competenze a Ispettorati territoriali costituiti da una pluralità di sedi locali che comprendano anche sedi alla diretta responsabilità di un funzionario in posizione apicale, che risponde al direttore territoriale.

Organi e struttura centrale di vertice

Presso la sede centrale dell’Ispettorato sono quindi costituite le seguenti Direzioni centrali di livello dirigenziale generale:

Il Direttore dell’Ispettorato può inoltre individuare un Dirigente generale cui affidare mansioni vicarie in caso di assenza dal servizio o di impedimento temporaneo.

Direzione centrale vigilanza e sicurezza del lavoro: competenze

La Direzione centrale vigilanza e sicurezza del lavoro è ora articolata al suo interno in quattro posizioni dirigenziali di livello non generale e ha i seguenti compiti:

Direzioni interregionali del lavoro: competenza territoriale e funzioni

Punto centrale della riorganizzazione dell’Ispettorato è però l’istituzione delle Direzioni interregionali del lavoro operanti nei seguenti ambiti territoriali:

Direzione interregionale del Nord (sede di Milano)

Direzione interregionale del Centro (sede di Roma)

Direzione interregionale del Sud (sede di Napoli)

Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia-Giulia

Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise

Campania, Puglia, Basilicata,

Calabria, Sardegna

Le Direzioni interregionali esercitano le competenze in precedenza assegnate ai soppressi Ispettorati interregionali del lavoro in materia di:

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