Dalla data in cui l’Inps comunica ad una azienda di aver riscosso contributi non dovuti, l’Istituto è tenuto a corrispondere gli interessi sulle somme da restituire. La decorrenza scatta, dunque, immediatamente e non può essere spostata al momento della presentazione della domanda di restituzione presentata da parte dell’imprenditore. Ciò è quanto ha stabilito la corte di Cassazione, con la sentenza 2460/2006, che ha accolto la domanda di una società alla quale l’Inps aveva comunicato di non ritenere valido un rapporto di lavoro subordinato agli effetti assicurativi previdenziali. Secondo i giudici di legittimità la buona fede dell’Inps cessa nel momento in cui l’ente acquista consapevolezza di trattenere somme senza titolo.
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