Rilancio. Ecobonus 110% su due unità immobiliari

Pubblicato il 06 luglio 2020

Il decreto Rilancio lascia la commissione Bilancio della Camera e si avvia verso l’Aula. L’ecobonus al 110% è ampliato alle case popolari degli IACP, per le quali si protrarrà fino a giugno 2022, alle comunità montane, alle seconde case in condominio e unifamiliari (villette a schiera o singole case).

Le modifiche hanno portato all’inclusione degli interventi di demolizione e ricostruzione.

Si ricorda che il credito d’imposta è spalmato in 5 anni con rate di pari importo ed è cedibile. Chi effettua gli interventi può successivamente cedere il credito ad altri soggetti, anche agli intermediari finanziari.

Il beneficio non si estenderà al sisma bonus e alla detrazione del 90% per la stipula dell’assicurazione.

Ecobonus 110%. Coibentazione

Oltre a ritocchi dei massimali di spesa nei condomini per il cappotto termico, si registra un’importante estensione per la coibentazione, con l’ammissione degli interventi sulle superfici inclinate come i tetti.

Nulla da fare per il vincolo dell’abbattimento di due classi energetiche dell’edificio: resta sia per il cappotto termico che per la sostituzione delle caldaie.

Ecobonus 110%. Gli ammessi

Il credito d’imposta del 110%, dunque, potrà riguardare anche due unità immobiliari dello stesso proprietario. Tra i beneficiari anche il terzo settore, le onlus, le associazioni e le società sportive dilettantistiche (per gli spogliatoi).

Sono tagliati fuori, oltre che ville, castelli e case di lusso, anche gli immobili delle imprese turistiche (ad esempio le strutture alberghiere).

Ecobonus 110%. Il portale

Un portale consentirà la corretta gestione della cessione del credito d’imposta. Sarà disponibile 30 giorni dopo l’entrata in vigore della legge.

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