Procede, presso la commissione Giustizia della Camera, l’esame del decreto legislativo sulla riforma della magistratura onoraria, su altre disposizioni sui giudici di pace, nonché sulla disciplina transitoria relativa ai magistrati onorari in servizio.
L’esame in commissione, ai fini del prescritto parere, dovrebbe terminare il 10 giugno, e a tal proposito è stata messa a punto una proposta di parere del relatore all’atto governativo, proposta che verrà votata nella seduta del 7 giugno 2017.
Si ricorda che il testo di riforma è stato approvato, per ora solo in via preliminare, dal Consiglio dei ministri nella seduta del 5 maggio scorso.
Nella suddetta proposta di parere, favorevole, sono espresse alcune osservazioni e condizioni.
Si segnala, in particolare, con riferimento al previsto ampliamento delle competenze per materia dei giudici di pace, la segnalazione dell’opportunità di lasciare al tribunale le competenze in materia di diritti reali e comunione.
Sul fronte penale è stato ritenuto, invece, opportuno rinviare in un secondo momento l’eventuale ampliamento delle relative competenze “a quando la riforma sarà avviata a pieno regime, anche in relazione al completamento delle piante organiche”.
Tra le osservazioni, si segnala il suggerimento, al Governo, di valutare l’opportunità di prevedere, per il secondo quadriennio dall’entrata in vigore della riforma, la possibilità di incrementare l’utilizzazione dei magistrati onorari già oggi in servizio - oltre, quindi, le due giornate previste a regime – “mediante la corrispondente valorizzazione della professionalità già acquisita e il conseguente incremento dell’indennità”.
Inoltre, “alla luce del significativo apporto fornito dalla magistratura onorari all’amministrazione della giustizia”, viene espressamente chiesto di valutare la previsione, a regime, di un congruo e ragionevole incremento della quota fissa dell’indennità.
Mentre si procede con l’iter di approvazione del testo di riforma, le categorie interessate dei magistrati onorari e dei giudici di pace sono attualmente in sciopero, fino all’11 giugno 2017.
Annunciata, altresì, per l’8 giugno una manifestazione unitaria che si terrà, questa volta, davanti alla sede dell’Anm a Roma, piazza Cavour, per richiamare – precisa il segretario generale dell’Unione giudici di pace, Alberto Rossi - l’organo rappresentativo della magistratura alle sue responsabilità ed invitarlo ad un radicale ripensamento.
Nel frattempo, si segnala che le associazioni dei giudici di pace hanno annunciato un ulteriore sciopero di un mese dal 26 giugno 2017 al 23 luglio 2017.
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