L’Unione Nazionale dei Giudici di pace e l’Associazione Nazionale dei Giudici di pace hanno predisposto una missiva, da inviare al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e alla Commissione per la Garanzia dello sciopero nei servizi pubblici, con cui danno avvio all’esperimento della procedura di raffreddamento ex L. 146/1990, propedeutica alla proclamazione di una nuova astensione.
L’iniziativa delle due organizzazioni di categoria dei giudici di pace trae origine – si legge nella lettera - dalla presa d’atto “che le proprie istanze continuano a non ricevere concreto ed effettivo riscontro dal Governo e dal Ministro della Giustizia”.
Le associazioni si riferiscono alla recente approvazione, da parte del Consiglio dei ministri del 20 maggio 2019, di uno schema di disegno di legge di modifica della riforma Orlando in materia di magistratura onoraria.
Per come anche già evidenziato in un comunicato congiunto del 24 maggio, Unagipa e Angdp rilevano che con detto provvedimento sarebbero stati disattesi gran parte degli accordi presi al tavolo tecnico del 7 marzo e che, dal medesimo, non si evinca alcuna completa modifica della riforma “Orlando”, così come invece promessa nonché indicata nel Contratto di Governo.
Le associazioni scriventi sollecitano, quindi, le Autorità indicate ad esperire il tentativo di conciliazione nonché ad attivare ogni idonea procedura di raffreddamento, al fine di affrontare e risolvere i gravi problemi sollecitati.
Nell’ipotesi, poi, di mancata convocazione entro 5 giorni dal ricevimento della missiva – viene fatto altresì presente - Unagipa e Angdp annunciano che porranno in essere “ogni necessaria iniziativa di denuncia e sensibilizzazione dell’opinione pubblica e della società civile”, compresa la possibile astensione dalle udienze e da tutte le altre attività giudiziarie.
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