Dopo l’affollata assemblea dei Consigli provinciali di fine luglio e la manifestazione unitaria delle professioni del 12 ottobre, si è aperta a Roma l’Assemblea straordinaria dei Consigli provinciali con la partecipazione del presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, Marina Calderone. Ripercorrendo le tappe della calda questione sulla riforma delle professioni, ha manifestato la contrarietà della categoria rispetto all’eccessivo uso dello strumento legislativo della delega, che finora ha dato troppa autonomia all’esecutivo. L’altra cosa che viene poi sottolineata è l’indefinitezza del ruolo degli Ordini professionali, la cui natura di enti di diritto pubblico non economico non viene ribadita. Infine, non sono mancate critiche anche sugli aspetti metodologici utilizzati dall’esecutivo per la legge Finanziaria, che sembra non andare nella direzione della semplificazione e del rispetto dello Statuto del contribuente.
Un’altra osservazione mossa in questa direzione, sempre dalla categoria dei Consulenti del lavoro, è che dal primo esame delle disposizioni contenute nel disegno di legge Finanziaria 2007 appare chiaro come il Governo abbia in pochi mesi eliminato tanti anni di lavoro impiegati alla ricerca della semplificazione per cittadini e contribuenti. Ciò, ovviamente, preoccupa tutti coloro che invece credono nella modernità e nella semplicità delle procedure per dare all’economia il necessario impulso.
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