Il 30 giugno 2023 si è completato l’esame del Ddl delega fiscale con l’approvazione dei vari emendamenti riformulati e, poi, votati.
Il lavoro della Commissione finanze della Camera si è fermato all’esame dell’articolo 14 del testo approvato a metà marzo dal Governo, dal 15 provvederà l’Aula del Senato in seconda lettura. La versione del testo non è, quindi, definitiva e si rimanda al Senato la possibilità di introdurre ulteriori modifiche.
La legge delega di riforma fiscale dovrà tornare a Montecitorio per il via libera finale prima della pausa estiva, secondo le intenzioni del Governo. La prossima settimana sarà votato anche il mandato al relatore per passare all’Aula, che inizierà l'esame probabilmente dal 10 luglio.
Tra gli emendamenti finora approvati quello sulla detassazione di straordinari, tredicesime e dei premi di produttività; sulla rateizzazione degli acconti di novembre delle partite IVA e sull’eventuale e progressivo superamento del superbollo sulle auto diesel di grossa cilindrata.
Approvato anche un correttivo sulle misure antielusione nei redditi finanziari e uno sulla semplificazione delle agevolazioni fiscali per le imprese nelle aree Zes.
Vediamo alcune delle novità entrate finora nella legge delega di riforma fiscale.
Da segnalare, in primo luogo, il pacchetto di interventi fiscali a favore delle persone fisiche. Tre sono state le azioni mirate alla detassazione delle componenti straordinarie del reddito da lavoro dipendente, quali: tredicesime, straordinari e premi di produttività.
La Commissione Finanze della Camera ha, infatti, approvato un emendamento alla delega fiscale che alleggerisce le tredicesime e gli straordinari, oltre una certa soglia, e i premi di produttività.
Il testo prevede "l'applicazione, in luogo delle aliquote per scaglioni di reddito di un'imposta sostitutiva Irpef e delle relative addizionali, in misura agevolata sulle retribuzioni corrisposte a titolo di straordinario e premi di produzione che eccedono una determinata soglia e per i redditi riconducibili alla tredicesima". Per i premi di produttività è stata approvata un'imposta sostitutiva: una sorta di cedolare secca, in pratica.
Si pensa ad una aliquota di tassazione al 15%, ma solo per i redditi più bassi, per evidenti problemi di copertura.
L’idea della Flat Tax incrementale per gli aumenti di stipendio, che avrebbe rischiato di comportare costi eccessivi e difficoltà applicative, viene archiviata; mentre il meccanismo viene rilanciato per il lavoro autonomo prospettandone una trasformazione strutturale dopo la sperimentazione in corso.
La delega fiscale spinge anche verso una rateizzazione degli acconti, che interessa potenzialmente i milioni di partite Iva solitamente alle prese con il pagamento unico a novembre. L’intenzione è quella di arrivare progressivamente al versamento anche mensile degli acconti di novembre relativi alle imposte sui redditi delle imprese a cui si applicano le pagelle fiscali (ISA), che in questo modo vedrebbero ridurre le difficoltà autunnali di cassa, non dovendo più versare sostanzialmente tutta l’Irpef in anticipo.
Con la delega si mira ad una migliore distribuzione nel tempo del carico fiscale. Il tutto con un doppio vincolo: niente peggioramenti per il contribuente e senza nuovi o più oneri per la finanza pubblica.
Sul superbollo auto, dopo l’ipotesi iniziale di una sua abolizione, Governo e maggioranza non sono riusciti a trovare una soluzione condivisa.
Al momento, prevale l’idea di chiedere al Governo di valutare un eventuale e progressivo superamento del superbollo sulle auto diesel di grossa cilindrata, a patto però di trovare entrate sostitutive per evitare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Tra le priorità anche i tagli Irpef ai giovani fino a 30 anni, in particolare per incentivarne l’assunzione stabile, e per le famiglie con disabilità.
Parallelamente si agevolano le imprese che assumono o investono, attraverso incentivi diretti sotto forma di superammortamento per le nuove assunzioni.
La ratio dell’emendamento è quello di consentire alle società di capitali (soggetti Ires) di accedere a una riduzione di aliquota (l’ipotesi su cui si sta ragionando potrebbe essere quella del 15% rispetto a quella ordinaria del 24%) per investimenti qualificati e assunzioni. La condizione di fondo è che nei due anni successivi agli investimenti effettuati e alle assunzioni, gli utili corrispondenti non siano distribuiti o destinati a finalità estranee all’esercizio dell’attività d’impresa.
Si ipotizza, dunque, un doppio binario IRES, che prevede:
NOTA BENE: Si vuole concedere un beneficio fiscale in tutte quelle situazioni in cui è strutturato il meccanismo di partecipazione dei lavoratori agli utili di impresa.
Tra gli emendamenti approvati rispunta la dichiarazione precompilata dell’Imu, che è già una realtà in molti Comuni, ma fatica a diventare sistematica anche perché le precedenti riforme sul tema sono rimaste inattuate.
Via libera anche al superamento graduale dell’Irap e all’introduzione di una sovraimposta da calcolare con le regole dell’Ires con l’esclusione del riporto delle perdite. Questo correttivo approvato prevede non soltanto che alle regioni sia assicurato un gettito in misura equivalente a quello attuale, da ripartire sulla base dei criteri attualmente adottati, ma garantisce alle imprese il principio dell’”invarianza del carico fiscale”.
Alla possibilità già formulata nel testo del Ddl delega di estendere il regime della cedolare secca alle locazioni di immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo, viene ora aggiunta la precisazione di un altro emendamento che specifica che la tassa agevolata si applichi “ove il conduttore sia un esercente, una attività d’impresa, o di arti e professioni”.
Infine, nella delega fiscale anche una revisione dello smart working per quanto riguarda i nuovi criteri per definire la residenza fiscale.
E’ stata prevista, infatti, una revisione della disciplina della residenza fiscale delle persone fisiche, delle società e degli enti diversi dalle società come criterio di collegamento personale all’imposizione. Nel correttivo approvato in commissione Finanze si punta a prestare attenzione anche alla prestazione lavorativa.
NOTA BENE: Dopo l'approvazione della legge delega bisognerà solo attendere i decreti legislativi che dovranno essere varati entro 24 mesi.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".