Riforma della disabilità: procedura per la trasmissione dei dati

Pubblicato il 19 marzo 2025

La riforma della disabilità introdotta dal decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62 è l’oggetto del messaggio Inps n. 950 del 18 marzo 2025, con cui l’Istituto fornisce chiarimenti in ordine alla nuova procedura per la trasmissione dei dati socio-economici.

Vediamo di che si tratta.

Cosa cambia con il decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62

Il decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62 ha introdotto un importante cambiamento nel sistema di accertamento della disabilità in Italia.

Fino ad allora, infatti, la certificazione e la verifica dello stato di disabilità erano gestite da diverse autorità, comprese le ASL e altri enti locali.

Con la riforma, l'Inps diventa l'unico organismo responsabile dell'accertamento della disabilità, garantendo un processo centralizzato e uniforme in tutto il Paese, cambiamento che ha lo scopo di semplificare la procedura eliminando discrepanze tra le varie amministrazioni locali e assicurando che i benefici e le prestazioni siano concessi in modo equo e omogeneo.

Il decreto stabilisce anche le modalità attraverso le quali gli utenti devono trasmettere i propri dati socio-economici all'Inps, elemento fondamentale per determinare l'accesso alle prestazioni economiche.

Modifiche introdotte dalla legge 21 febbraio 2025, n. 15

La legge 21 febbraio 2025, n. 15, di conversione del decreto legge 27 dicembre 2024, n. 202, apportando alcune modifiche al decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62, ha perfezionato alcune disposizioni migliorando la gestione e l'efficienza del nuovo sistema di accertamento della disabilità.

Una delle principali modifiche riguarda l'estensione della fase sperimentale, che inizialmente era prevista solo per alcune province italiane.

Con l'entrata in vigore delle modifiche, la sperimentazione si estenderà ad altre province, permettendo una valutazione più ampia e accurata del sistema.

Inoltre, la legge ha chiarito alcuni aspetti operativi riguardanti l'accesso e l'invio dei dati socio-economici, stabilendo con maggiore precisione le modalità con cui i cittadini dovranno fornire le informazioni richieste dall'Inps per ottenere l'accesso alle prestazioni economiche.

Queste modifiche hanno anche previsto la possibilità di utilizzare strumenti digitali avanzati, come lo SPID, la CNS e la CIE, per l'autocertificazione e la trasmissione dei dati socio-economici.

Nuove procedure per la trasmissione dei dati socio-economici

A partire dal 1° gennaio 2025, come detto, è stato lanciato un sistema sperimentale per testare queste nuove modalità, con l’obiettivo di uniformare e semplificare l'accesso alle prestazioni economiche in tutto il paese.

Le province coinvolte nella sperimentazione iniziale sono: Catanzaro, Frosinone, Salerno, Brescia, Firenze, Forlì-Cesena, Perugia, Sassari e Trieste.

Questo periodo di prova durerà fino al 31 dicembre 2026, periodo in cui l'Inps raccoglierà feedback e perfezionerà il sistema.

A partire dal 30 settembre 2025, la sperimentazione sarà estesa anche ad altre province, tra cui Alessandria, Lecce, Genova, Isernia, Macerata, Matera, Palermo, Teramo, Vicenza, la Provincia autonoma di Trento e Aosta.

Questa fase permetterà all’Istituto di testare il funzionamento della nuova procedura, monitorando le problematiche che potrebbero sorgere e apportando le modifiche necessarie. Inoltre, l’esperimento permetterà di raccogliere dati per ottimizzare l’intero sistema prima della piena attuazione prevista per il 2027.

Come trasmettere i dati socio-economici

Una volta che il sistema sperimentale sarà attivo, i cittadini delle province coinvolte dovranno trasmettere i propri dati socio-economici all'Inps.

Questo processo avviene tramite una piattaforma online specifica, il “Servizio Dati Socio-Economici per le Prestazioni di Disabilità”, accessibile attraverso il portale Inps. Vediamo nel dettaglio come avviene questa trasmissione e quali sono le modalità per gli utenti.

Requisiti per gli utenti

Per poter accedere al servizio e trasmettere i dati socio-economici, gli utenti devono soddisfare determinati requisiti tecnici. In particolare, è necessario disporre di uno dei seguenti strumenti di identificazione digitale.

Questi strumenti permettono di garantire l'identità dell'utente e la sicurezza nella trasmissione dei dati. La disponibilità di questi strumenti di identità digitale facilita l'accesso al servizio, eliminando la necessità di procedimenti cartacei e riducendo il rischio di errori.

Modalità di trasmissione dei dati

La trasmissione dei dati socio-economici avviene attraverso il portale Inps, una piattaforma online dedicata.

Dopo aver effettuato il login tramite SPID, CNS o CIE 3.0, l'utente può procedere con l’inserimento delle proprie informazioni socio-economiche. Queste informazioni riguardano vari aspetti della vita personale, tra cui il reddito, la composizione familiare e altre condizioni che potrebbero influenzare l'accesso alle prestazioni economiche.

Una volta che i dati sono stati inseriti nel sistema, l'utente ha la possibilità di autocertificare le informazioni.

Il portale guiderà l’utente attraverso una serie di passaggi ben definiti, semplificando il processo di trasmissione dei dati. Inoltre, il sistema sarà progettato per essere accessibile anche a persone con disabilità, garantendo l'inclusività della piattaforma.

Servizi per le associazioni di categoria e patronati

Anche le associazioni di categoria e gli istituti di patronato avranno accesso al nuovo sistema, ma attraverso modalità specifiche.

Le associazioni e gli istituti di patronato, che assistono numerosi utenti nel processo di richiesta di prestazioni economiche, potranno accedere al sistema tramite il “Portale dei Patronati”.

Questo portale, già attivo da tempo, consente agli operatori dei patronati di gestire le pratiche per conto degli utenti.

Come per gli utenti diretti, anche i patronati dovranno utilizzare strumenti di identificazione digitale (SPID, CNS o CIE) per accedere ai dati e trasmetterli correttamente.

La gestione centralizzata attraverso il portale facilita la trasmissione delle informazioni e permette una gestione più snella e rapida delle richieste.

Separazione tra accertamento della disabilità e verifica delle condizioni socio-economiche

Uno degli aspetti fondamentali della riforma della disabilità è la separazione netta tra l’accertamento della disabilità e la verifica delle condizioni socio-economiche.

Questa separazione è stata mantenuta come principio base della nuova procedura, al fine di semplificare e rendere più trasparente l’accesso alle prestazioni economiche per le persone con disabilità.

Sebbene entrambi i processi siano fondamentali per determinare l’accesso alle prestazioni economiche, vengono gestiti separatamente per evitare sovrapposizioni e complicazioni nel processo di verifica.

L’accertamento della disabilità riguarda la valutazione medica della condizione del richiedente, ed è effettuato esclusivamente dall’Inps a partire dal 1° gennaio 2027.

L’Inps utilizzerà una serie di criteri diagnostici e medici per stabilire se una persona rientra nella categoria di disabilità riconosciuta dalla legge, a seconda dei livelli di invalidità e dei criteri sanitari stabiliti dalle normative vigenti. Questo processo avviene tramite una visita medica e un esame dei documenti presentati dal medico certificatore.

In parallelo, la verifica delle condizioni socio-economiche non è legata direttamente alla valutazione medica, ma riguarda l'analisi delle risorse economiche, familiari e lavorative del richiedente.

Questo passaggio ha come obiettivo la determinazione dell'eventuale diritto a ricevere prestazioni economiche in base alla situazione finanziaria e sociale dell'individuo.

La separazione tra questi due momenti evita conflitti di interesse e permette di gestire in modo più efficiente le pratiche relative a ciascun ambito.

La trasmissione dei dati socio-economici, infatti, avviene tramite un apposito portale online che permette al richiedente di autocertificare le proprie condizioni economiche. Questi dati vengono poi verificati dall’INPS per determinare l'eventuale idoneità del richiedente a beneficiare di prestazioni economiche.

Come l'Inps verifica il diritto alle prestazioni economiche

La verifica del diritto alle prestazioni economiche, dopo che i dati socio-economici sono stati trasmessi, avviene seguendo criteri specifici e standardizzati.

Una volta che l’Inps riceve i dati, questi vengono confrontati con le tabelle e i parametri previsti dalla legge, che determinano il reddito massimo e la composizione familiare necessari per accedere alle prestazioni economiche.

I criteri applicati dalla riforma per la verifica delle condizioni socio-economiche includono, ad esempio, il reddito complessivo del nucleo familiare, le risorse patrimoniali, la situazione lavorativa e la composizione del nucleo familiare stesso.

L’Istituto può richiedere la documentazione aggiuntiva per effettuare i controlli necessari, ma la base dell’intero processo è la dichiarazione autocertificata fornita dall’utente tramite il portale.

Il sistema prevede che l’Inps proceda con una valutazione accurata e tempestiva, riducendo i tempi di attesa e aumentando la trasparenza nell’assegnazione delle prestazioni economiche.

Inoltre, la digitalizzazione del processo, grazie all’uso di strumenti come SPID, CNS e CIE, permette di ridurre il rischio di errori e di garantire un accesso più rapido alle prestazioni.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Nuova Classificazione ATECO 2025 e risvolti fiscali

19/03/2025

Controlli sugli aiuti pubblici alle imprese: soglie, risorse e obbligo di rendicontazione

19/03/2025

Smart working per il lavoratore disabile: la conferma del Tribunale di Mantova

19/03/2025

Esame avvocato: nuovo punteggio minimo anche per la sessione in corso

19/03/2025

Prestazione Universale per anziani non autosufficienti: nuove indicazioni Inps

19/03/2025

INAIL: Cassetto digitale per semplificare l'accesso alla documentazione

19/03/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy