Sono stati definitivamente approvati ieri, dal Consiglio dei ministri, i due decreti legislativi che recepiscono la disciplina Ue in merito all’immigrazione, dettata dalle direttive 2003/86/Ce e 2003/109/Ce. Di conseguenza sarà facilitato il ricongiungimento familiare, con lo snellimento della procedura anche se l’attenzione è mantenuta alta sul rischio dei matrimoni di comodo. I parenti potranno raggiungere gli immigrati che abbiano una casa abitabile, in condizioni igienico-sanitarie accertate dalla Asl e con reddito pari all’importo annuo dell’assegno sociale. Inoltre, sarà di cinque anni l’attesa per ottenere il permesso di soggiorno a tempo indeterminato, contrariamente al pregresso in cui si dovevano aspettare sei anni. Potrà, tuttavia, essere revocato in caso di espulsione, acquisto fraudolento, pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica ed assenza dal territorio dell’Unione europea per 12 mesi consecutivi.
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